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Mazzacurati, Carlo.

Regista, sceneggiatore e attore cinematografico italiano. Appassionato di cinema fin da giovane, tentò più volte di iscriversi al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, optando successivamente per il DAMS di Bologna. Tornato nella natia Padova, divenne solerte animatore di cineforum prima di dirigere, nel 1979, il suo primo cortometraggio dal titolo Vagabondi. Conseguita la laurea al DAMS, si trasferì a Roma, dove si dedicò alla stesura di sceneggiature (collaborò a quella di Marrakech Express di Gabriele Salvatores) e di storie da adattare per il piccolo schermo. Nel 1987 la Sacher Film di Nanni Moretti produsse il suo primo lungometraggio, Notte italiana, un giallo sociale ambientato nella valle del Po che gli valse il Nastro d'Argento e il Ciak d'Oro. Regista dotato di notevole talento e sensibilità, M. diresse in seguito pellicole spesso incentrate su vicende amare vissute da personaggi perdenti. Tra le più significative ricordiamo: Il prete bello (1989), adattamento dell'omonimo romanzo di Goffredo Parise, con il quale trionfò al Festival di Annecy; Un'altra vita (1992); Il richiamo della notte (1992); Il toro (1994), che si aggiudicò il Leone d'Argento al Festival di Venezia; Vesna va veloce (1996); L'estate di Davide (1998), film per la televisione, passato anche sul grande schermo; La lingua del Santo (2000) e A cavallo della tigre (2002), dei quali fu anche sceneggiatore; L'amore ritrovato (2004). Con l'amico Marco Paolini realizzò i tre documentari Ritratti: Mario Rigoni Stern (1999), Ritratti: Andrea Zanzotto (2000), Ritratti: Luigi Meneghello (2002), dedicati ad alcune figure di primo piano della cultura veneta. Insieme ad altri registi italiani firmò il cortometraggio di denuncia L'unico paese al mondo (1994). Recitò inoltre in La messa è finita (1985), Palombella rossa (1989), Caro diario (1993) e Il Caimano (2006) di Nanni Moretti. Diresse anche lo spettacolo teatrale Conversazione senza testimone (1998) di Sofja Prokofeva (n. Padova 1956).